Regolazione del bullone per il fissaggio della ghisa

I bulloni di fissaggio nella costruzione dei pianoforti non dovrebbero essere considerati come regolatori dinamici, ma come membri di supporto statici. La loro funzione è di irrigidire la piastra, non di piegarla. Il testo spiega anche cosa accade quando si gira un bullone di fissaggio e raccomanda che la regolazione di fabbrica di questo bullone non dovrebbe mai essere toccata tranne quando si riposiziona la piastra.

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Regolazione del bullone per il fissaggio della ghisa

Quando si discute dei bulloni di fissaggio della ghisa è fondamentale prestare attenzione al loro utilizzo e alla loro regolazione. Il termine "downbearing" viene comunemente usato per descrivere la curvatura verso il basso esercitata sul ponticello dalla pressione delle corde. In alcuni contesti, si suggerisce che questa curvatura possa o debba essere regolata avvitando o svitando i bulloni di fissaggio. Tuttavia, è importante chiarire alcune considerazioni tecniche su questo argomento.

I bulloni di fissaggio non dovrebbero essere considerati come strumenti per la regolazione dinamica, ma piuttosto come elementi statici progettati per fornire supporto strutturale. La loro funzione primaria è quella di conferire rigidità alla piastra, non di modificarne la curvatura. Qualora fosse necessario variare il carico, tale modifica dovrebbe essere ottenuta regolando l'altezza complessiva della piastra, anziché forzare una distorsione localizzata. Sebbene il ferro sia un materiale eccellente per le piastre dei pianoforti grazie alla sua elevata resistenza alla compressione, esso presenta una limitata capacità di resistere alle sollecitazioni di trazione.

La figura 1 illustra gli effetti di una regolazione verso il basso di un bullone di fissaggio su una traversa della piastra. Come si può osservare, la parte superiore della traversa viene compressa, mentre la parte inferiore subisce uno stiramento. Poiché il ferro non è molto resistente sotto trazione, ciò rende la traversa vulnerabile alla formazione di crepe nella parte inferiore.

Un test interessante è quello di vedere cosa accade quando uno dei dadi di fissaggio di un pianoforte a coda viene allentato con le corde in tensione. Durante l'allentamento del dado, si è osservato che la traversa della piastra continuava a piegarsi verso l'alto, seguendo il movimento del dado. Se il dado fosse stato completamente rimosso, la piastra avrebbe inevitabilmente ceduto.

La regolazione di fabbrica di questi bulloni non dovrebbe essere modificata, se non durante il riposizionamento della piastra. In tali situazioni, è necessaria una regolazione precisa, effettuata solitamente da sotto il pianoforte, con l'ausilio di luce e specchio. L'obiettivo è garantire un contatto saldo, ma non forzato, tra la spalla del bullone e la piastra. Una volta eseguita questa regolazione, il serraggio della vite sulla parte superiore fissa saldamente la piastra, contrastando la tendenza verso l'alto provocata dalla tensione delle corde.

Curvatura e Pressione Verso il Basso

Esistono due termini spesso confusi o utilizzati come sinonimi: "curvatura" (crown) e "pressione verso il basso" (bearing).

  • Curvatura (Crown): Si riferisce alla bombatura verso l'alto della tavola armonica. Questa curvatura esiste indipendentemente dalla posizione della piastra nel pianoforte e non è influenzata da essa.
  • Pressione verso il basso (Bearing): Indica la forza esercitata dalle corde sul ponticello e sulla tavola armonica. La pressione verso il basso è determinata dall'angolo formato dalle corde mentre attraversano il ponticello.

La relazione tra curvatura e pressione può essere spiegata come segue: un aumento della curvatura migliora la pressione verso il basso, ma un aumento della pressione verso il basso non implica necessariamente un miglioramento della curvatura. Quando la curvatura aumenta, il ponticello si alza rispetto alla piastra, incrementando automaticamente l'angolo delle corde. Tuttavia, abbassando la piastra, l'angolo delle corde aumenta comunque, poiché la piastra tiene le estremità delle corde a un punto più basso rispetto al ponticello. In questo caso, la curvatura potrebbe rimanere invariata o persino ridursi leggermente a causa della maggiore pressione esercitata sul ponticello.

Pertanto, si può affermare con certezza che abbassare la piastra migliora sempre la pressione verso il basso, ma non aumenta mai la curvatura.

Quando si parla di pressione verso il basso, è utile distinguere tra "pressione frontale" e "pressione posteriore":

  • Pressione frontale: L'angolo formato dalla parte superiore del ponticello rispetto alla lunghezza di risonanza.
  • Pressione posteriore: L'angolo formato dalla parte superiore del ponticello rispetto alla sezione terminale delle corde.

L'angolo totale, che include entrambe le componenti frontale e posteriore, rappresenta la pressione complessiva esercitata dalle corde.

La distinzione tra qualità del supporto frontale e posteriore è importante poiché, durante la ricostruzione di un pianoforte, potrebbe essere necessario intervenire su uno dei due aspetti o su entrambi. Nei pianoforti di alta qualità, i produttori progettano solitamente i ponticelli in modo che il lato della lunghezza di risonanza sia leggermente più alto rispetto al lato di fine o di scarto. Questo approccio è adottato per una ragione specifica: i chiodi del ponticello sul lato della lunghezza di risonanza rappresentano il punto terminale della scala, e la qualità del supporto in questa posizione deve essere sufficiente per impedire qualsiasi movimento indesiderato della corda.

D'altro canto, una qualità del supporto equivalente sul lato di fine o di scarto sarebbe eccessiva e potrebbe causare il blocco del pannello verso il basso, compromettendo la sua azione diaframmatica. Una proporzione ideale prevede che la qualità del supporto frontale sia circa il doppio di quella posteriore lungo l'intera scala. Per aumentare la qualità del supporto su entrambi i lati del ponticello, è necessario abbassare la piastra.

Se si desidera aumentare solo la qualità del supporto posteriore, si può intervenire limando il supporto per le corde. Per incrementare esclusivamente la qualità del supporto frontale, è necessario abbassare la piastra e al tempo stesso aumentare il supporto per le corde.

L'abbassamento della piastra richiede un intervento preciso: tutti i supporti della piastra, compreso il blocco dei chiodi, devono essere abbassati in modo uniforme. Questo lavoro implica la completa rimozione della tensione delle corde e, nella maggior parte dei casi, richiede la rimozione della piastra stessa dal pianoforte. Si tratta, quindi, di un'operazione classificabile come ricostruzione significativa e non come una procedura eseguibile in loco durante la manutenzione o l'accordatura ordinaria.