l'Evoluzione della Meccanica del Pianoforte: Storia e Innovazioni

Esplora la storia dell'evoluzione del pianoforte in Inghilterra, dai primi tentativi di costruzione ai miglioramenti rivoluzionari nella meccanica dei pianoforti. Scopri come l'Inghilterra ha contribuito alla tecnologia musicale.

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l'Evoluzione della Meccanica del Pianoforte: Storia e Innovazioni

L'introduzione del pianoforte in Inghilterra è un capitolo affascinante della storia della musica e della tecnologia strumentale. La prima incursione del pianoforte nel paese risale a un esemplare costruito da un artigiano italiano, padre Wood, che proveniva da Roma. La sua invenzione, datata 1711, fu una delle prime ad essere registrate come pianoforte, sebbene ci siano forti opinioni che suggeriscano che la vera invenzione del pianoforte sia avvenuta altrove, magari in Inghilterra stessa. Il piano creato da Wood, sebbene acclamato per il suo suono simile a quello del clavicembalo, aveva un meccanismo di azione del martello poco sviluppato, rendendolo poco funzionale per brani veloci e dinamici.

Il primo esempio di imitazione di questo strumento giunse in Inghilterra con un certo "Plenius", che costruì un pianoforte che migliorava la risposta al tocco ma, sfortunatamente, sacrificava la qualità del suono. Questo episodio non fu isolato, poiché altri artigiani tentarono di perfezionare il pianoforte con scarso successo.

Nel frattempo, in Germania, un altro sviluppatore di pianoforti, Hopkins, insieme a Limboldt, copiò un pianoforte acquistato da un poeta di nome William Mason. Questa invenzione portò alla creazione di un'azione singola che avrebbe avuto un impatto significativo sull'evoluzione degli strumenti musicali. L'azione singola, che si caratterizzava per la semplicità e l'efficienza rispetto ai modelli precedenti, è spesso erroneamente attribuita come invenzione di Mason, anche se è ben documentato che fu un altro tedesco, il maestro Tsumpe, a perfezionarla ulteriormente.

Nel periodo che seguì, la guerra dei sette anni (1756-1763) in Europa portò a cambiamenti significativi nell'industria musicale. La guerra danneggiò gravemente l'industria pianistica tedesca, e molti dei migliori artigiani tedeschi si trasferirono in Inghilterra, portando con sé tecniche avanzate di costruzione del pianoforte. Questo fenomeno ebbe un impatto duraturo sul panorama musicale britannico. Tra questi artigiani si trovava Tsumpe, che sviluppò un pianoforte che, con il suo suono elegante, guadagnò apprezzamento non solo in Inghilterra ma anche in Francia. La sua azione singola, che utilizzava due leve pilota nel meccanismo intermedio, divenne il prototipo per gli sviluppi successivi di questo tipo di meccanismo.

Nel 1772, un altro innovatore olandese residente a Londra, Americus Becker, perfezionò l'azione del pianoforte a coda, ispirandosi alla precedente creazione di Cristofori. Questo miglioramento portò alla nascita dell'azione a doppio scatto, un altro passo fondamentale nell'evoluzione della meccanica del pianoforte. Un altro nome di rilievo fu George Pesaer, che sviluppò una nuova azione per il pianoforte a coda con un meccanismo di "down-strike", che presentava significativi miglioramenti nel modo in cui le corde venivano percosse.

Un'altra figura fondamentale nella storia del pianoforte inglese fu John Broadwood, che portò a compimento miglioramenti essenziali nel design del pianoforte a coda. Questi cambiamenti includevano il perfezionamento della separazione delle ponticelle e la determinazione dei punti di percussione sulle corde. Un'importante innovazione fu il suo brevetto del 1783, che riguardava la modifica della posizione dei pin delle corde e il miglioramento della pressione esercitata sulla ponticella, ottimizzando la qualità del suono.

Contemporaneamente, furono sviluppate anche nuove forme di pianoforti, come il pianoforte verticale, noto come "square piano". Il brevetto per questo tipo di strumento fu depositato da Stoddart, e un altro esempio di pianoforte innovativo venne creato da Southwell a Dublino, che progettò un'azione particolare chiamata "sticker action". Nonostante queste nuove creazioni, il suono e la qualità dei pianoforti dell'epoca variavano notevolmente, e gli sforzi di perfezionamento continuarono nel corso del XIX secolo.

Con queste innovazioni, l'Inghilterra divenne uno dei centri principali per la fabbricazione di pianoforti di alta qualità, contribuendo in modo significativo all'evoluzione dell'instrumento che oggi conosciamo.