Le Teorie Alternative sull’Invenzione del Pianoforte
Scopri la teoria tedesca che mette in discussione l’invenzione del pianoforte attribuita a Cristofori. Christoph Gottlieb Schröter fu davvero il primo a ideare il meccanismo a martello? Un viaggio nella storia e nelle controversie tra Italia e Germania.

Sebbene sia oggi comunemente accettato che Bartolomeo Cristofori, artigiano italiano vissuto tra il XVII e XVIII secolo, sia l’inventore del pianoforte, non sono mancate, nel corso della storia, versioni alternative che mettono in discussione questa attribuzione. Tra le più note, spicca una teoria di origine tedesca che attribuisce l’invenzione dello strumento a Christoph Gottlieb Schröter, un insegnante di strumenti a tastiera nato nel 1699 a Hohenstein, in Sassonia.
La Versione Tedesca: Schröter, il Vero Inventore?
Secondo questa teoria, molto diffusa in Germania nel XVIII secolo, Schröter sarebbe il vero padre del pianoforte. Addirittura, si racconta che il celebre compositore Ludwig van Beethoven fosse convinto che lo strumento fosse una creazione tedesca. In Germania, infatti, il pianoforte veniva chiamato “Hammerklavier” (letteralmente: "clavicembalo a martelli"), proprio a rimarcare l’origine tedesca attribuita allo strumento.
Secondo i sostenitori di questa teoria, Schröter avrebbe concepito il pianoforte per rispondere all’insoddisfazione dei suoi allievi, che trovavano il clavicembalo privo della capacità espressiva del clavicordo. Animato da questa esigenza, intorno al 1717 Schröter avrebbe studiato i meccanismi della ghironda in una fabbrica di strumenti musicali a Norimberga e sarebbe stato ispirato dai suoni del Pantaleon, un grande dulcimer migliorato e rinominato così da Luigi XIV, suonato da Pantaleon Hebenstreit.
Nel giro di poco tempo, Schröter progettò due innovativi sistemi di azione a martello per clavicembali: uno con meccanismo a “up-striking” (colpo dal basso verso l’alto) e uno a “down-striking” (colpo dall’alto verso il basso). Tuttavia, non possedendo i mezzi tecnici per costruire lo strumento e non ricevendo alcun sostegno da parte della corte di Dresda, fu costretto ad abbandonare il progetto.
Accuse di Plagio e Polemiche
Molti anni dopo, nel 1738, quando il meccanismo a martello iniziò a diffondersi grazie ai lavori di Cristofori e di Gottfried Silbermann (un altro importante costruttore tedesco), Schröter denunciò pubblicamente che i due gli avevano rubato l’idea. Secondo lui, né Cristofori né Silbermann avevano l'intelligenza per comprendere pienamente il suo progetto originale, e avrebbero malamente copiato il suo design.
Tuttavia, queste affermazioni non sono mai state dimostrate con certezza e oggi vengono considerate più una leggenda o un racconto nazionale piuttosto che fatti storici verificabili. Non esistono prove concrete che Schröter abbia costruito un pianoforte funzionante prima di Cristofori, il cui strumento risale almeno al 1700 e di cui esistono esemplari documentati.
Conclusione
La storia dell'invenzione del pianoforte è più complessa di quanto si pensi e riflette anche una certa rivalità culturale tra le nazioni europee. Mentre Cristofori rimane universalmente riconosciuto come l’inventore ufficiale, il contributo di altre figure come Schröter resta un affascinante capitolo nella storia degli strumenti musicali, da tenere in considerazione per comprendere la ricchezza del contesto storico e musicale dell’epoca.